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Guida al Bonus Casa 2024: Come ristrutturare casa con i nuovi incentivi 2024

Categories Ristrutturazioni

Hai mai pensato a quanto sarebbe fantastico dare una nuova vita alla tua casa senza svuotare il portafoglio? Bene, il 2024 è qui per rendere questo sogno più accessibile che mai! Grazie ai recenti provvedimenti normativi, abbiamo a disposizione un arsenale di bonus edilizi pronti a trasformare il tuo rifugio in qualcosa di veramente speciale.

Un nuovo anno, nuovi bonus: le novità del 2024

Immergiamoci nei dettagli! Con i decreti del 29 e 30 dicembre 2023 e la Legge di Bilancio 2024 ufficialmente nel quadro normativo, abbiamo un nuovo capitolo aperto per il miglioramento delle nostre abitazioni. Se pensavi che l’uscita di scena del Superbonus al 110% dall’1 gennaio 2024 avrebbe bloccato le tue ambizioni di rinnovamento, ti sbagliavi di grosso!

La ristrutturazione nel 2024: via al restyling con gusto e vantaggi fiscali

Il 31 dicembre 2023 ha visto investimenti record nei lavori di ristrutturazione, con oltre 100 miliardi di euro spesi (per la precisione, 102,68 miliardi) e detrazioni maturate pari a 99,732 miliardi secondo i dati Enea. Ma, aspetta, c’è di più! Nonostante il Superbonus non sia più il protagonista indiscusso, il 2024 ha in serbo altre agevolazioni per chi sogna di dare un nuovo look alla propria casa.

Nuove regole, nuovi bonus casa

Il 2024 porta con sé nuove regole nel mondo dei bonus casa, e non possiamo più contare solo sul Superbonus. Da Francesco Martinelli Casa, ti raccontiamo tutto sui bonus casa e le ultime chicche del 2024. Dai un’occhiata ai bonus per la ristrutturazione, quelli per le finestre, e non dimenticarti di dare uno sguardo a quelli per il giardino e molti altri.

Cosa è cambiato per il Superbonus?

Il Superbonus al 110% è andato in pensione dall’inizio del 2024, ma tranquillo, c’è ancora tanto da scoprire per mettere a nuovo la tua casa.

Bonus ristrutturazione casa: detrazione al 50%

Il Bonus Casa con detrazione al 50% è il vostro alleato per gli interventi di manutenzione  straordinaria. Valido per tutto il 2024, vi offre la possibilità di ottenere una detrazione fiscale del 50% su tutte le spese sostenute per i lavori di recupero edilizio, compresi tetti, infissi, e serramenti. Il limite massimo di spesa è di 96.000 euro per ogni unità immobiliare.

  1.  Interventi sulle singole unità immobiliari
    È detraibile il 50% delle spese sostenute per lavori di manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia effettuati sulle singole unità immobiliari residenziali di qualsiasi categoria catastale, anche rurali e sulle loro pertinenze.
  2.  Interventi sulle parti comuni degli edifici condominiali
    È detraibile il 50% delle spese sostenute per lavori di manutenzione ordinaria, manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia effettuati su tutte le parti comuni degli edifici residenziali.

Per ottenere l’agevolazione non è necessario essere il proprietario dell’immobile, ma essere titolare di un diritto reale sullo stesso e sostenere le spese per la sua ristrutturazione. Sai cosa significa portare in detrazione?

La detrazione del 50% si realizza in 10 anni, ogni anno il committente recupera 1/10 delle spese sostenute con la ristrutturazione. Per detrarre il cliente deve presentare le fatture con i rispettivi bonifici parlanti durante la dichiarazione dei redditi.

Inoltre il committente deve essere capiente, ovvero deve avere un certo reddito per portare in detrazione le spese. Chi lavora come dipendente paga un certo IRPEF annualmente (imposta reddito persone fisiche). Questo ammontare IRPEF rappresenta la capienza che ha il lavoratore dipendente. Chiaramente la detrazione per la ristrutturazione si può sommare con altre detrazioni/agevolazioni che il cliente potrebbe avere, per cui prima di iniziare una ristrutturazione è bene fare uno studio approfondito affidandosi ai nostri professionisti.

Di seguito l’elenco degli interventi che accedono alla detrazione:

  • Interventi sulle singole unità immobiliari.
  • Interventi sulle parti comuni degli edifici condominiali.
  • Interventi su immobili danneggiati da calamità.
  • Acquisto e costruzione di box e posti auto.
  • Eliminazione delle barriere architettoniche.
  • Interventi per la prevenzione degli illeciti.
  • Cablatura e riduzione dell’inquinamento acustico.
  • Interventi per il risparmio energetico.
  • Adozione di misure antisismiche.
  • Bonifica dall’amianto.
  • Interventi anti-infortunio.

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Ecobonus fino al 65%

L’Ecobonus è la chiave per migliorare l’efficienza energetica della vostra casa. Per beneficiare di queste agevolazioni, è fondamentale che gli interventi vengano eseguiti su unità immobiliari, edifici o parti di edifici già esistenti, che siano stati censiti o per i quali è stata richiesta la registrazione catastale. Questa condizione si applica a qualsiasi categoria catastale, inclusi gli immobili rurali e quelli strumentali per attività d’impresa o professionale, nonché beni merce o patrimoniali. È importante notare che l’agevolazione può essere richiesta per le spese sostenute fino al 31 dicembre 2024. Per la maggior parte degli interventi, la detrazione è fissata al 65%, tuttavia, ci sono casi specifici in cui si applica una detrazione maggiorata fino al 75% oppure ridotta del 50%. Ecco in quali casi si applicano le diverse aliquote:

1) Per gli interventi di riqualificazione energetica di parti comuni di edifici condominiali che interessino almeno il 25% dell’involucro, è prevista una detrazione del 70%. Se con l’intervento di miglioramento della prestazione energetica invernale ed estiva si consegue almeno la qualità media di cui al DM 26 giugno 2015, la detrazione sale al 75%.

2) Siamo invece al 65% per, ad esempio, questi lavori:

  • coibentazione dell’involucro opaco;
  • pompe di calore;
  • sistemi di building automation;
  • collettori solari per produzione di acqua calda;
  • scaldacqua a pompa di calore;
  • generatori ibridi (pompa di calore integrata con caldaia a condensazione, assemblati in fabbrica ed espressamente concepiti dal fabbricante per funzionare in abbinamento tra loro).

3) Ma si può scendere al 50%. Per quali lavori?

  • acquisto e posa in opera di finestre comprensive di infissi;
  • acquisto e posa in opera di schermature solari;
  • acquisto e posa in opera di impianti di climatizzazione invernale dotati di generatori di calore alimentati da biomasse combustibili;
  • sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di caldaie a condensazione con efficienza almeno pari alla classe A o con impianti dotati di generatori di calore alimentati da biomasse combustibili (spetta, invece, la maggiore detrazione del 65% se le caldaie, oltre a essere almeno in classe A, sono anche dotate di sistemi di termoregolazione evoluti).

bertini-via-queirolo Guida al Bonus Casa 2024: Come ristrutturare casa con i nuovi incentivi 2024

 

La detrazione Irpef  deve essere utilizzata in un arco temporale di 10 anni al momento della dichiarazione dei redditi, per importi:

 

SINGOLE UNITA’ IMMOBILIARI

Tipologia di intervento Tetti massimi e percentuali della detrazione
Riqualificazione energetica globale (comma 344) 100.000 euro (65% di 153.846,15 euro)
Interventi sull’involucro di edifici esistenti,
riguardanti strutture opache orizzontali, verticali
(comma 345)
60.000 euro (65% di 92.307,69 euro)
Acquisto e posa in opera di finestre comprensive
di infissi
60.000 euro (50% di 120.000 euro)
Installazione di pannelli solari per la produzione
di acqua calda (comma 346)
60.000 euro (65% di 92.307,69 euro)
Acquisto e posa in opera di schermature solari 60.000 euro (50% di 120.000 euro)
Sostituzione di impianti di climatizzazione invernale, integrale o parziale, con impianti dotati di caldaie a condensazione con efficienza almeno
pari alla classe A di prodotto prevista dal regolamento delegato (UE) n. 811/2013 del 18 febbraio 2013
30.000 euro (50% di 60.000 euro)
Sostituzione di impianti di climatizzazione invernale, integrale o parziale, con impianti dotati di caldaie a condensazione con efficienza almeno
pari alla classe A di prodotto prevista dal regolamento delegato (UE) n. 811/2013 del 18 febbraio 2013 e contestuale installazione di sistemi di termoregolazione evoluti
30.000 euro (65% di 46.153,84 euro)
Sostituzione di impianti di climatizzazione invernale,
integrale o parziale, con impianti dotati
di caldaie a condensazione, con impianti con
pompe di calore ad alta efficienza o con impianti
geotermici a bassa entalpia (comma 347)
30.000 euro (65% di 46.153,84 euro)
Sostituzione di scaldacqua tradizionali con scaldacqua
a pompa di calore dedicati alla produzione
di acqua calda sanitaria
30.000 euro (65% di 46.153,84 euro)
Sostituzione degli impianti di climatizzazione
invernale con impianti dotati di apparecchi
ibridi, costituiti da pompa di calore integrata con
caldaia a condensazione, assemblati in fabbrica
ed espressamente concepiti dal fabbricante per
funzionare in abbinamento tra loro
30.000 euro (65% di 46.153,84 euro)
Acquisto e posa in opera di micro-cogeneratori
in sostituzione di impianti esistenti (a condizione
che producano un risparmio di energia primaria
come definito dal DM 4 agosto 2011 pari almeno
al 20%)
100.000 euro (65% di 153.846,15 euro)
Acquisto e posa in opera di impianti dotati di
generatori di calore alimentati da biomasse
combustibili per la sostituzione di impianti di
climatizzazione invernale
30.000 euro (50% di 60.000 euro)

 

CONDOMINI

Per le parti comuni degli edifici condominiali, i limiti massimi delle detrazioni vanno calcolati su un ammontare delle spese fino a 40.000 euro moltiplicato per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio.

Prendendo come esempio un condominio di sei appartamenti, il tetto di spesa per gli interventi sulle parti comuni ammonta a 240.000 euro (40.000 x 6). Su questo ammontare viene poi calcolata la detrazione del 70% (168.000 euro) se l’intervento riguarda almeno il 25% della superficie dell’involucro o del 75% (180.000 euro) se con l’intervento si consegue almeno la qualità media di cui al DM 26 giugno 2015.

Per gli interventi di riqualificazione energetica abbinati alla riduzione del rischio sismico, i limiti massimi delle detrazioni vanno calcolati su un ammontare delle spese fino a 136.000 euro (96.000 + 40.000) moltiplicato per il numero delle unità immobiliari.

Per usufruire dell’ecobonus ci sono numerose pratiche ed adempimenti. Solitamente è necessario redigere uno studio di fattibilità che dimostri i miglioramenti energetici che si possono ottenere dagli interventi previsti. I materiali che vengono installati devono avere requisiti CAM (criteri ambientali minimi) e specifiche trasmittanze o composizioni in base ai risultati che si devono ottenere.

 

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Sismabonus 2024

Per chi vive in zone sismiche, il Sismabonus è l’asso nella manica. Fino al 2024, potete ottenere una detrazione del 50% per interventi che riducono il rischio sismico su un ammontare massimo di 96.000 euro per unità immobiliare e deve essere ripartita in 5 quote annuali di pari importo.

La detrazione è calcolata sulle spese per la realizzazione dei lavori sulle unità abitative, sugli edifici produttivi e sulle parti comuni degli edifici condominiali.

Sono inoltre detraibili le spese per:

  • la classificazione e la verifica sismica degli immobili;
  • la progettazione degli interventi;
  • le prestazioni professionali richieste dalla realizzazione dei lavori;
  • l’acquisto dei materiali;
  • perizie, sopralluoghi, relazioni di conformità;
  • Iva, imposte di bollo, rilascio di autorizzazioni.

Il tetto di spesa su cui calcolare la detrazione è pari a 96.000 euro moltiplicato per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio.Il limite di spesa riguarda il singolo immobile e le sue pertinenze unitariamente considerate, anche se accatastate separatamente.

Le detrazioni posso aumentare se:

  1. Nelle singole unità immobiliari:
    1. Riduzione del rischio sismico di 1 classe: Detrazione del 70%
    2. Riduzione del rischio sismico di 2 classi: Detrazione dell’80%
  2. Negli edifici condominiali:
  • Riduzione del rischio sismico di 1 classe: Detrazione del 75%
  • Riduzione del rischio sismico di 2 classi: Detrazione dell’85%

 

Se gli interventi per la riduzione del rischio sismico sono effettuati nei Comuni che si trovano in zone classificate a rischio sismico 1, 2 e 3, da imprese di costruzione o ristrutturazione immobiliare che acquistano un vecchio edificio, lo demoliscono e ricostruiscono in chiave antisismica e rivendono le unità immobiliari entro trenta mesi dalla conclusione dei lavori, chi compra l’immobile nell’edificio ricostruito può usufruire di una detrazione pari, rispettivamente:

  • al 75% del prezzo di acquisto riportato nell’atto pubblico di compravendita se gli interventi comportano il passaggio a una classe di rischio inferiore;
  • all’85% del prezzo di acquisto riportato nell’atto pubblico di compravendita se gli interventi comportano il passaggio a due classi di rischio inferiori.

In conclusione, se il vostro obiettivo è una casa sicura e a norma, questo bonus è ciò che fa per voi.

Addio al Superbonus 110% – Benvenuto Superbonus 70%

Il celebre Superbonus al 110% ha fatto la sua uscita di scena, ma non disperate! Dal gennaio 2024, è stato sostituito dal Superbonus al 70%, riservato ai condomìni e agli edifici da 2 a 4 unità immobiliari di proprietà di un unico soggetto o in comproprietà. Lo sconto in fattura sarà possibile solo per lavori con Cilas presentata entro il 16 febbraio 2023, in alternativa la spesa agevolata va portata in detrazione in 4 quote annuali.

 

 

Bonus mobili: stile in detrazione del 50%

Se state arredando la vostra casa dopo la ristrutturazione, il Bonus Mobili è ciò che fa per voi. Con una detrazione del 50% ripartita in 10 quote annuali di pari importo, potete acquistare mobili e grandi elettrodomestici per completare il vostro spazio con stile. Il tetto massimo di spesa per il 2024 passa da 8.000 euro a 5.000 euro. 
Il limite riguarda la singola unità immobiliare, comprensiva delle pertinenze, o la parte comune dell’edificio oggetto di ristrutturazione. Il contribuente che esegue lavori di ristrutturazione su più unità immobiliari avrà diritto più volte al beneficio.

Per usufruire dell’agevolazione, entro il 31 dicembre 2024 è necessario:

  • realizzare lavori di manutenzione ordinaria, manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia sulle parti comuni degli edifici residenziali e beneficiare della detrazione del 50%;
  • realizzare lavori di manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia sugli immobili residenziali e beneficiare della detrazione del 50%;
  • realizzare lavori di riduzione del rischio sismico e beneficiare del Sismabus o del Superbonus 110%;
  • acquistare un immobile in un edificio demolito e ricostruito da un’impresa di costruzione e beneficiare della detrazione del 50% sul 25% del prezzo di vendita;
  • acquistare, in zona classificata a rischio sismico 1, 2 o 3, un immobile in un edificio demolito e ricostruito, con miglioramento antisismico, da un’impresa di costruzione e beneficiare della detrazione sul prezzo di vendita (sismabonus acquisto).

P.S. Ricordatevi di utilizzare bonifici o carte di debito o credito per i pagamenti!

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Bonus verde e Bonus barriere architettoniche: spazi aperti e accessibilità

Il Bonus Verde vi permette di godere di un giardino rigoglioso con una detrazione IRPEF(LINK detrazioni fiscali) del 36%. È possibile detrarre dall’Imposta sul reddito delle persone fisiche (IRPEF) il 36% delle spese sostenute fino al 31 dicembre 2024, con un limite massimo di 5.000 euro, per gli interventi di sistemazione a verde degli immobili ad uso abitativo. Conseguentemente, la detrazione massima è di 1.800 euro (36% di 5.000) per immobile ed è ripartita in 10 quote annuali di pari importo.

Beh per chi ha un giardino nel centro storico di Pisa o nella provincia di Pisa è un bel colpo. Elenchiamo cosa è possibile fare:

  • sistemazione a verde di aree scoperte private di edifici esistenti, unità immobiliari, pertinenze o recinzioni, impianti di irrigazione e realizzazione pozzi;
  • la fornitura e messa a dimora di piante o arbusti di qualsiasi genere o tipo;
  • la riqualificazione di tappeti erbosi, con esclusione di quelli utilizzati per uso sportivo con fini di lucro;
  • il restauro e il recupero del verde relativo a giardini di interesse storico e artistico;
  • la realizzazione di coperture a verde;
  • la realizzazione di giardini pensili;
  • la realizzazione di impianti di irrigazione;
  • la realizzazione di pozzi;
  • la progettazione e la manutenzione connesse all’esecuzione degli interventi.

Per chi deve eliminare barriere architettoniche, ci sono detrazioni del 50%, 36%, e addirittura del 70% fino al 2025! Fate spazio alla bellezza e all’accessibilità nella vostra casa.

Siete pronti a trasformare la vostra casa a Pisa? I bonus casa del 2024, sono qui per guidarvi in ogni passo del vostro viaggio di ristrutturazione. Scoprite tutte le agevolazioni e rendete la vostra casa un luogo unico e accogliente!

P.S. A breve vi parlerò di Ristrutturo Pisa, un brand che stiamo per lanciare che si occuperà esclusivamente di ristrutturazioni, un’azienda del nostro territorio, nata da due imprenditori locali, che hanno deciso di mettere insieme la loro esperienza ultraventennale per riqualificare il patrimonio immobiliare di Pisa e realizzare i sogni di molte famiglie…..modellare la casa sull’identità della persona, la TUA CASA COME SEI.

Stai pensando di ristrutturare casa? Scrivi a: info@ristrutturopisa.it  O visita il nostro nuovo progetto dedicato alle ristrutturazioni a Pisa e provincia.
Nel frattempo, Prima di lasciare questo articolo, potrebbe esserti utile scaricare GRATUITAMENTE il nostro ebook Zero Paure sulle ristrutturazioni. Supera le 5 paure di ogni proprietario prima di affrontare una ristrutturazione.

➡️ www.ristrutturopisa.it

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