Torna al Blog

Il bonus mobili ed elettrodomestici: che cos’è e quando e come possiamo usufruirne

Categories normative

divano-chesterfield-boston-bonus-mobili Il bonus mobili ed elettrodomestici:  che cos’è e quando e come possiamo usufruirne

Per agevolare il settore edilizio e tutto quanto ad esso connesso, da diversi anni, chi decide di ristrutturare la propria casa, non solo può usufruire delle detrazioni fiscali ad essa dedicate, ma in aggiunta a queste può sfruttare anche il cosiddetto “Bonus Mobili e Grandi Elettrodomestici”, il quale consente di detrarre parte delle spese sostenute anche per l’arredo della casa: spese che come tutti sanno, sono piuttosto cospicue e possono incidere non poco sulle tasche delle famiglie! Visto che la finanziaria 2016 ha prorogato questa opportunità fino alla fine di quest’anno, vediamo dunque come fare per approfittarne.

In cosa consiste il Bonus e quando è possibile usufruirne?

Per poter sfruttare il bonus mobili ed elettrodomestici è necessario, in concomitanza con l’acquisto, realizzare una ristrutturazione edilizia (ed usufruire della detrazione a questa dedicata); sia che l’intervento riguardi una singola unità immobiliare residenziale, sia qualora si effettui un intervento di manutenzione o ristrutturazione condominiale sulle parti comuni.
Per quanto concerne la detrazione legata alle singole unità immobiliari questa spetta anche quando i beni acquistati sono destinati ad arredare un ambiente diverso da quello oggetto di intervento, purchè all’interno dello stesso immobile (ad esempio se si decide di rifare il bagno si può godere del bonus anche per l’acquisto di un frigorifero o di un nuovo divano!). Quando invece si effettua un intervento sulle parti condominiali, ciascun condomino ha diritto alla detrazione mobili, solo per la propria quota ed esclusivamente per l’acquisto di beni destinati ad arredare queste parti comuni, mentre in questi frangenti non è concesso se si desiderano acquistare beni per arredare il proprio immobile.

BONUS-MOBILI-50-300x263 Il bonus mobili ed elettrodomestici:  che cos’è e quando e come possiamo usufruirneNei casi suddetti è dunque possibile usufruire di unadetrazione Irpef pari al 50% di quanto speso per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici di classe non inferiore alla A+ (A per i forni), per un ammontare massimo della spesa pari a 10.000 euro.
Sono escluse dalla possibilità di detrazione le seguenti tipologie di prodotti: porte, pavimentazioni, tessili, quali tende e tendaggi ed altri complementi di arredo, mentre ad esempio sono ammesse le luci e gli apparecchi destinati all’illuminazione, i ventilatori ed i condizionatori (purchè in classe A+).
La detrazione per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici si ottiene indicando nella dichiarazione dei redditi (ovvero nel modello 730 o nel modello Unico persone fisiche) le spese sostenute; inoltre la detrazione va ripartita tra gli aventi diritto, (ad esempio marito e moglie) in dieci quote annuali di pari importo, da spalmare nei dieci anni successivi all’acquisto.
Il limite di 10.000 euro riguarda la singola unità immobiliare, comprensiva delle sue pertinenze; ciò significa che qualora il contribuente esegua lavori di ristrutturazione su più di un’unità immobiliare avrà diritto più volte al beneficio, un bonus mobili per ciascun immobile di sua proprietà ristrutturato.

Attenzione!

Non tutto è semplice e scontato come sembra: per poter effettivamente portare in detrazione una buona parte delle spese sostenute per l’acquisto di mobili e/o degli elettrodomestici bisogna però far attenzione a seguire la procedura esatta e a rispettare alcune semplici regole, altrimenti potrebbe accadere che, a causa di una distrazione, non riusciate a sfruttare il bonus. Vediamo dunque a cosa prestare attenzione.
Bonus-Arredi Il bonus mobili ed elettrodomestici:  che cos’è e quando e come possiamo usufruirne
1) L’acquisto dei mobili e/o degli elettrodomestici deve essere effettuato (e saldato) entro il 31 dicembre 2016.

2) Per poter fruire della detrazione inoltre è indispensabile che la data di inizio dei lavori di ristrutturazione sia antecedente a quella in cui i beni vengono acquistati; non serve però che le spese di ristrutturazione siano sostenute prima di quelle per l’arredo. La data di inizio lavori va dimostrata: in genere fa fede quella indicata nel titolo abilitativo richiesto al Comune (sia che si tratti di una DIA, di una SCIA, di una CILA o semplicemente di una Comunicazione di Inizio Lavori); qualora non sia disponibile nessuno di questi documenti sarà sufficiente redigere una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà.

3) Gli interventi finalizzati ad incrementare l’efficienza energetica degli immobili, per i quali si usufruisce della detrazione del 65%, non consentono di ottenere la detrazione per acquisto di mobili e grandi elettrodomestici.

Modalità di pagamento

Per usufruire della detrazione sull’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici occorre effettuare i pagamenti tramite carta di debito o credito oppure con bonifico bancario, mentre è escluso l’utilizzo di assegni, contanti o altri mezzi di pagamento e lo stesso dicasi per le relative spese di trasporto e montaggio, che per poter essere detratte andranno anch’esse liquidate con queste modalità.
Per quanto riguardo il pagamento effettuato con le carte di credito, tenete presente che la data che fa fede è quella individuata nel giorno di utilizzo della carta da parte del titolare (ovvero quella del giorno in cui la carta è stata strisciata per effettuare il pagamento, che è poi quella indicata nella ricevuta di transazione) e non quella del giorno in cui avviene l’addebito sul vostro conto corrente.
Detto ciò, l’Agenzia delle Entrate, nella circolare n. 7/2016, in merito ai pagamenti effettuati con bonifico postale o bancario, ha specificato che (a differenza di quanto avviene per i lavori di ristrutturazione) per l’acquisto di mobili o grandi elettrodomestici non è necessario utilizzare l’apposito modulo soggetto a ritenuta e predisposto dalle banche per effettuare i pagamenti delle spese di ristrutturazione edilizia.

I documenti da conservare

È necessario conservare la ricevuta del bonifico o, per i pagamenti con carta di credito o di debito, quella dell’avvenuta transazione (in questi casi sempre meglio fare una fotocopia degli scontrini!); la documentazione che attesti l’avvenuto addebito sul conto corrente (ad esempio l’estratto conto) e tutte le fatture di acquisto dei beni per i quali si intende usufruire della detrazione, che devono riportare la natura, la qualità e la quantità dei beni e dei servizi (come trasporto e montaggio) acquisiti.

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *