Torna al Blog

Come realizzare un secondo bagno in casa

Categories Ristrutturazioni

Generalmente in un’abitazione il bagno, tra tutti i locali è quello sul quale più facilmente si decide di intervenire, seppur a vario titolo, vuoi per una ristrutturazione totale, per modificarne l’assetto, piuttosto che per sostituire i vecchi sanitari, per installare una doccia al posto della vasca, o per un semplice restyling.

Chi però abita in una vecchia casa, sempre più spesso, specie con il passare del tempo, avverte l’esigenza di poter avere a propria disposizione un servizio igienico in più, magari perché la famiglia si è allargata, o semplicemente perché i figli sono cresciuti e reclamano la loro indipendenza: fare la coda al bagno tutte le mattine, aspettando il proprio turno, certamente non fa piacere a nessuno! Più persone abitano nella stessa casa e più questo rischio è concreto, anche se vi sono già due bagni.

Inoltre, bisogna ammettere che le case di un tempo, benchè generalmente avessero metrature decisamente più generose di quelle che oggi caratterizzano gli immobili di nuova costruzione, di contro, presentavano locali di servizio, come bagni e cucine, decisamente più sacrificati e meno organizzati degli attuali, pertanto non è così inusuale che si decida di intervenire per rivederne l’assetto. Oggi, peraltro, a meno che non si stia parlando di un monolocale o un bilocale, difficilmente si decide di rinunciare ad un secondo, o perfino ad un terzo bagno, seppur piccolo!

ebook-guida-ristrutturazioni Come realizzare un secondo bagno in casa

 

Vediamo dunque di capire insieme quando in una casa è possibile realizzare un bagno in più, dove è più opportuno ricavarlo, quali sono le problematiche da risolvere e come effettivamente si può concretizzare il tutto.

 

Creare un nuovo bagno è possibile, ma non è così semplice ed immediato

In un’abitazione, realizzare un servizio igienico in più, esattamente come cambiare la posizione di quello che già si possiede, a dispetto di quanto si possa credere, pur essendo nella stragrande maggioranza dei casi assolutamente fattibile, non è comunque semplice: si tratta di un’operazione da non sottovalutare, perché le problematiche in cui ci si imbatte, sia di ordine tecnico-impiantistico che normativo, sono tutt’altro che banali e se ignorarle è assolutamente impossibile, anche sottovalutarle è un errore da non commettere, perché potrebbe costarvi caro!

Per acquisire la consapevolezza necessaria, prima di decidere di imbarcarsi in questo tipo di avventura, è bene, innanzitutto, contattare un bravo architetto che a seguito di un sopralluogo, sia in grado di prospettarvi le soluzioni percorribili ed illustrarvi quali siano i lavori necessari per realizzarle.

Inoltre dovete tener presente che, qualora alla fine decidiate di proseguire ed effettuare i lavori, per gestire tutta la pratica amministrativa non potrete in alcun caso fare a meno di nominare un tecnico di fiducia: un nuovo bagno non si può realizzare “fai da te”, senza comunicare la cosa a nessuno!

Infatti, realizzare un nuovo servizio igienico, ma anche solo riorganizzare quello esistente ampliandolo o modificandone gli spazi e la dislocazione degli elementi, si prefigura come intervento edilizio di “manutenzione straordinaria”, poiché come minimo prevede la sostituzione e/o la modifica degli impianti esistenti, ma nella maggior parte dei casi anche la demolizione e ricostruzione e/o lo spostamento di tavolati esistenti, pertanto è necessario aprire una pratica in Comune: in genere è sufficiente una SCIA, o addirittura oggi una CIA o CILA, ma in tutti i casi bisogna presentare un progetto e alcune relazioni tecniche e dichiarazioni, senza contare che una volta terminati i lavori sarà opportuno far redigere una nuova scheda catastale, che riporti l’assetto di casa così come è stato modificato e che risponda effettivamente allo stato di fatto attuale.

 

Primo problema: dove realizzare il nuovo bagno

Un conto è dover ristrutturare un vecchio bagno, anche intervenendo pesantemente, ma un altro è crearne uno ex novo.

Detto ciò, il primo ostacolo in cui ci si imbatte è la mancanza di spazio: per creare un secondo o un terzo bagno dovrete per forza sottrarre dei metri quadri prima destinati ad altro e, spesso, riuscire a trovare il posto ideale non è un problema da poco, perchè se da un lato non è detto che si disponga dello spazio necessario, anche qualora sulla carta non ci siano particolari problemi bisogna comunque essere disposti a “perdere” superfici fino a quel momento utilizzate per altri scopi.

In genere lo spazio viene sottratto ad una stanza da letto, piuttosto che a due camere adiacenti, che sacrificheranno qualche metro quadro a testa; nelle case d’un tempo a volte è possibile anche ridurre l’ingresso, che sovente è molto spazioso e a sé stante rispetto agli altri ambienti; mentre i più fortunati potrebbero già disporre di un piccolo locale a sé stante da adibire a bagno, che prima risultava essere uno spazio morto, come un sottoscala, oppure veniva utilizzato per altri scopi, ad esempio come un ripostiglio, una piccola lavanderia, o ancora una cabina armadio.

Purtroppo però, spesso accade che quel posto, che, come spazio, avreste ritenuto più idoneo ad essere sfruttato per la creazione di un nuovo servizio igienico, da un punto di vista tecnico-operativo, non risulti affatto essere il migliore; così come non è detto che chi possa disporre senza difficoltà dei metri quadri necessari abbia già risolto tutti i problemi del caso, poiché gli ostacoli maggiori da superare riguardano gli impianti.

bagno-piccolo-2 Come realizzare un secondo bagno in casa

I riferimenti normativi da rispettare

Da un punto di vista esclusivamente normativo per poter creare un nuovo bagno è necessario che questo rispetti determinati requisiti specifici: come prima cosa la superficie calpestabile dovrà essere come minimo pari 2 mq e l’altezza netta media interna allo stesso pari a 2,40 m; allo stesso tempo dovrà avere una configurazione spaziale tale per cui, in pianta, il lato più corto misuri almeno 1,20 m. Inoltre se è pur vero che per i secondi bagni non è indispensabile la presenza di un antibagno, è altrettanto vero che comunque questi non possono avere accesso diretto dalla zona giorno; potranno dunque essere ricavati all’interno di una stanza da letto, o la loro porta d’ingresso dovrà essere posizionata in un corridoio.

Sorvolando sulla presenza di una finestra, poiché in un’abitazione basta che ci sia un almeno un bagno illuminato ed areato naturalmente (ed in questo caso dunque è scontato che voi già lo possediate), tenete presente che nei servizi igienici cosiddetti ciechi è però indispensabile prevedere un sistema di aspirazione forzata, che consenta sempre e comunque un adeguato ricambio d’aria.

mini-bagno-con-dentro-tutto Come realizzare un secondo bagno in casa

Trovato lo spazio è ora di capire come risolvere il problema impianti

Ovviamente non si può pensare di spostare un bagno con la stessa leggerezza e noncuranza con cui si decide di cambiare posizione ad un letto o ad un divano! Purtroppo molto spesso i non addetti ai lavori non si rendono davvero conto di tutte le problematiche a cui si va incontro semplicemente per spostare un lavandino, o peggio ancora un wc, da un capo all’altro dello stesso locale, figuriamoci dunque per creare un nuovo servizio igienico in un’ambiente che prima serviva a tutt’altro e che dunque non dispone degli scarichi e degli attacchi necessari!

L’ostacolo più grande da superare è rappresentato dagli impianti, in particolar modo quello idrico e sanitario: ovvero bisogna capire come e dove collegare lo scarico del nuovo wc e come portare l’acqua nel nuovo bagno, per questa ragione, in genere, la posizione migliore per realizzarlo, è in adiacenza ad uno già esistente o, in alternativa, anche vicino alla cucina, così da riuscire a sfruttare gli impianti idrici e gli scarichi già esistenti senza necessità di ricorrere a soluzioni più complesse.

In tutte le abitazioni vi è almeno una colonna di scarico delle acque nere: generalmente scorre a parete ed in essa confluiscono gli scarichi di tutti i wc, o quanto meno di più d’uno. I water, inoltre, solitamente vengono installati proprio davanti alla colonna di scarico, o comunque molto vicino alla stessa; qualora si desideri creare un nuovo bagno sarà dunque necessario premurarsi che, in qualche modo, anch’esso riesca a scaricare in una delle colonne esistenti; chi abita in condomini piuttosto grandi potrebbe essere agevolato dal fatto che sicuramente oltre alla colonna in cui scarica il suo servizio igienico attuale ve ne sono anche altre, dislocate altrove, e potrà pensare di allacciarsi ad una di quelle.

Mentre portare l’acqua corrente ad un nuovo bagno non è un grosso problema, le tubazioni di scarico, ovvero quelle cosiddette delle acque nere, affinché consentano un corretto smaltimento, devono correre con una pendenza minima dell’1% (ovvero scendere di 1 cm in altezza per ogni metro di distanza da percorrere) ed avere diametri piuttosto consistenti (pari circa 10 cm). Questo significa che se il nuovo bagno dista 15 m in linea d’area dalla colonna esistente, nel sottofondo di pavimento dovrà correre un tubo di circa 10 cm di diametro abbassandosi di 15 cm rispetto alla partenza: come potrete facilmente intuire l’impresa appare piuttosto ardua e per questa ragione spesso i bagni creati ex novo, ma talvolta anche quelli ristrutturati stravolgendone completamente l’assetto originario, risultano tutti, o in parte (ovvero nella porzione di spazio destinata a wc e bidet), rialzati di almeno 10-15 rispetto alla quota di pavimento originaria.

Se non si vuole creare una sorta di gradino nel bagno, o qualora, nonostante quest’escamotage, la colonna di scarico risultasse essere in ogni caso troppo distante dal nuovo wc, come ultima ratio si può ricorrere all’utilizzo di appositi dispositivi, chiamati “Sanitrit, nome che deriva da quello che in questo campo risulta essere il prodotto commerciale più diffuso. Il funzionamento di questi apparecchi é piuttosto semplice: vengono infatti installati a monte del water ed essendo dotati di un trituratore, riducono i rifiuti organici e la carta igienica, in modo tale che tutto ció che viene “scaricato” possa fluire all’interno di tubature di piccolo diametro, pari a circa 22 mm, in luogo dei classici 10 cm dei comuni tubi di scarico; questo consente di posizionare nuovi wc anche a distanza di viversi metri dalla colonna di scarico, senza per questo motivo dovere aumentare in maniera eccessiva lo spessore del sottofondo. All’interno dei Sanitrit si trovano inoltre delle pompe di sollevamento e drenaggio appositamente ideate per spingere le acque nere fino allo scarico. Se inizialmente questo sistema destava qualche perplessità rispetto al suo reale funzionamento, oggi potete star certi che si ha a che fare con dispositivi sicuri e testati, che non creano alcun problema, ovviamente a patto che vengano utilizzati in maniera consona: mai come in questo caso nel wc non si deve assolutamente buttare niente di diverso da quanto contemplato: quindi ovviamente banditi assorbenti, pannolini, ma anche salviette, cottonfioc e rifiuti di qualunque altro tipo!

Infine, quando in una casa si va a creare un nuovo bagno si deve per forza intervenire anche ampliando e modificando l’impianto elettrico esistente, in modo tale da creare i punti luce di cui si ha bisogno, per lo meno due, uno generale ed uno per lo specchio e da posizionare le prese elettriche dove servono.

A questo punto il più sembra fatto, in realtà c’è un ultimo fattore di cui tener conto, che troppo spesso viene sottovalutato finché ormai i lavori non sono terminati ed servizio igienico è già in funzione: si tratta del rumore! Soprattutto nei casi in cui il nuovo bagno venga ricavato in adiacenza ad una camera da letto, sarebbe auspicabile, al fine di limitare ogni forma di disturbo prevedere un isolamento quanto meno sulla parete dei sanitari, eventualmente anche rivestendo direttamente le tubature di scarico, in modo tale che il rumore, quando si tira lo sciacquone, non si propaghi negli altri locali.

Ora che avete pensato davvero a tutto, non vi resta che capire quali opere murarie saranno necessarie e di conseguenza quali porzioni di pavimentazione e quali tavolati sarà necessario demolire, per poi progettare davvero il vostro nuovo bagno, scegliendo la collocazione dei singoli elementi, la tipologia degli stessi, il tipo di rivestimento murario e di pavimentazione da posare, i mobili, le luci e gli accessori di cui dotarlo. Solo allora avrete un’idea ben precisa di quanto quest’operazione vi costerà in termini di spesa!

 dividere-un-bagno Come realizzare un secondo bagno in casa

Una soluzione alternativa e low cost

Se affrontando la questione in modo serio, purtroppo vi siete resi conto che nel vostro caso la creazione di un nuovo bagno risulta essere davvero piuttosto complicata ed eccessivamente onerosa e non ve la sentite di rivoluzionare mezza casa per affrontare questi lavori, niente paura! Vogliamo suggerirvi una soluzione che, indubbiamente rispetto alla precedente è molto più economica, sebbene ovviamente non vi consentirà di disporre di servizio igienico in più, ma quanto meno vi permetterà di utilizzare lo stesso bagno in contemporanea, limitando l’attesa mattutina!

Vi basterà infatti rifare il bagno attuale suddividendolo in due: nella prima porzione andrete a posizionare il lavabo con il suo specchio, eventualmente se ci sta è possibile inserire in questa sorta di anti bagno anche una doccia, mentre, separati da una porta, nella parte terminale del bagno lascerete wc e bidet, accompagnati se possibile da un piccolo lavabo con specchio e, sempre se lo spazio ve lo consente, magari anche da una vasca o da una doccia. In questo modo mentre la moglie si trucca, il marito può andare in bagno e lavarsi ed entrambi possono mantenere la propria privacy; vice versa mentre l’uomo si fa la barba la donna può lavarsi. Ovviamente è un compromesso, ma vi assicuro che in un’abitazione con un solo bagno già questo tipo di soluzione può risolvere molti contenziosi!

 

ebook-guida-ristrutturazioni Come realizzare un secondo bagno in casa

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *